INTRODUZIONE
Qualche
tempo fa, un artigiano locale che installa impianti elettrici in
ambito civile, è venuto a trovarci ad un meet-up del nostro gruppo,
i Grilli del Sile, in quanto, aveva sentito parlare del Fondo per le
PMI del Movimento 5 Stelle, e voleva avere delle informazioni su come
accedere al credito offerto da questo fondo; infatti dovendo
acquistare del materiale per svolgere il suo prossimo lavoro, prima
di andare in banca a chiedere un prestito, ha voluto approfondire la
conoscenza su altre possibilità di finanziamento, magari a
condizioni più vantaggiose.
In seno a
quell’incontro, l’operoso artigiano ha trovato qualche risposta
alle sue domande: che cos’è il fondo per le PMI, come accedervi,
come avere ulteriori informazioni e a chi rivolgersi per ottenere il
finanziamento; tutte informazioni che riportiamo qui sotto.
Da lì si
è attivato, è andato su internet, si è
documentato, poi ha chiesto informazioni anche in banca, ed oggi è
contento di poter svolgere il proprio lavoro, anche grazie al
finanziamento ottenuto con la garanzia del fondo per le PMI.
MA CHE
COS’E’ IL FONDO PER LE PMI ?
Si tratta di
un fondo istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico
dedicato alle piccole e medie imprese, da utilizzare come garanzia
per la concessione di finanziamenti da parte della propria banca.
Quindi
un’azienda o un artigiano che ha una piccola attivtità, che
necessita di un prestito, può chiederlo alla banca chiedendo che
venga usata come garanzia, il fondo per le PMI, senza
dover dare garanzie aggiuntive. La
garanzia pubblica si sostituisce, in pratica, alle costose garanzie
normalmente richieste per ottenere un finanziamento, tipo ipoteche o
fidejussioni.
COME
FUNZIONA ?
L’imprenditore
o l’artigiano, che ha bisogno di un prestito, può recarsi in banca
o presso un Confidi accreditato e chiedere un finanziamento,
richiedendo che venga applicata la garazia del fondo per le Piccole
Medie Imprese, al prestito richiesto. I soldi che poi l’imprenditore
userà per la sua attività, verranno comunque erogati dalla banca
che concede il prestito. Solo nel caso in cui l’imprenditore non
dovesse essere in grado di restituire il prestito, interviene il
fondo di garanzia (o in successiva battuta lo Stato) che restituisce
l’importo prestato, alla banca.
CHI LO
GESTISCE
Il Gestore
del fondo è rappresentato da 5 istituti bancari che si sono
aggiudicati la gara (bando pubblicato in G.U.R.I. 5^ serie speciale
n. 107 del 15 settembre 2010): Mediocredito Centrale Spa (Capogruppo
mandataria), Artigiancassa S.p.a. (mandante), MPS Capital Service
Banca per le imprese spa (mandante), Mediocredito Italiano spa
(mandante), Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane spa
(mandante).
Tali
istituti, non valutano il merito delle richieste del prestito, ma si
occupano solo della burocrazia relativa alla domanda di accesso al
fondo; la valutazione è automatica in base ai requisiti richiesti e
solo casi particolari sono esaminati da un comitato, la cui
composizione è fatta dal Ministero dello sviluppo economico.
*Il Comitato
è l'organo cui è affidata l'amministrazione del Fondo e competente
a deliberare in materia di concessione della garanzia e di gestione
del Fondo. E' costituito dal ministero dell'Industria, del commercio
e dell'artigianato, il Mediocredito centrale, un rappresentante delle
banche e uno per ciascuna delle organizzazioni rappresentative a
livello nazionale delle piccole e medie imprese industriali e
commerciali.
Il Fondo di
garanzia, comunque, non interviene direttamente nel rapporto
Banca/Impresa e quindi tassi di interesse, condizioni di rimborso,
eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta
dal Fondo ecc., sono stabiliti attraverso la libera contrattazione
tra banche e imprese. La normativa relativa all'intervento del Fondo
non detta, infatti, alcuna indicazione in proposito sebbene
l'intervento del Fondo, abbattendo il rischio
della Banca, consente l'applicazione di condizioni di maggior favore.
Per ora SOLO
i parlamentari del Movimento 5 Stelle
hanno versato metà dei loro stipendi e le eccedenze delle loro
diarie e rimborsi, in questo fondo, per un totale di circa:
7.947.900
euro !!
tramite
bonifico bancario a questo IBAN
IT61Z0100003245348018369300
Chiunque può
versare un contributo nel fondo, per ampliare la platea delle aziende
che questo strumento può aiutare, per ogni
euro presente nel fondo, possono essere erogati 10-20 euro di
prestiti coperti da garanzia pubblica.
A CHI E’
DESTINATO
Ma chi può
usufruire di questa opportunità ?
Tutte
le piccole e medie imprese che possiedono questi requisiti
preliminari:
- avere al massimo 250 occupati;
- avere un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro, o in alternativa
- il totale di bilancio deve essere inferiore ai 43 milioni di euro
L’impresa
deve essere considerata economicamente e finanziariamente “sana”
e questo viene verificato sulla base di
appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio o
delle dichiarazioni fiscali, degli ultimi due esercizi.
Quindi i
documenti e/o requisiti, da presentare alle banche sono i seguenti:
- per finanziamenti al di sotto dei 100mila euro è sufficiente che l’impresa presenti negli ultimi due bilanci approvati, un utile d’esercizio; oppure un’utile d’esercizio in almeno uno degli ultimi due bilanci (o in almeno una delle ultime due dichiarazioni fiscali) e che l’eventuale perdita registrata non sia superiore al 10% del fatturato.
- Per finanziamenti al di sopra dei 100mila euro è necessario usare degli appositi modelli di valutazione. I dati di bilancio vengono inseriti in modelli standardizzati di calcolo (scoring) che permettono di misurare i principali indicatori economico-finanziari e il relativo scostamento dai “valori ottimali”.
Le start up
sono invece valutate sulla base dei piani previsionali.
Il vantaggio
non è solo per l'imprenditore - che non è costretto a fare ipoteche
o fidejussioni e mettere a rischio il suo patrimonio personale - ma
anche per la banca, perché con la garanzia del fondo il rischio,
relativamente alla quota garantita, è zero. Se l'imprenditore fosse
insolvente, l'istituto può farsi risarcire dal Fondo Centrale di
Garanzia e, in caso di eventuale esaurimento, direttamente dallo
Stato; pertanto sono facilitate a chiedere interessi e spese di
commissione agevolate, tutto a vantaggio del cliente, cioè
l’imprenditore.
QUALI
OPERAZIONI GARANTISCE E IN CHE MISURA ?
L'intervento
è concesso fino a un massimo dell'80% del finanziamento, su tutti i
tipi di operazioni sia a breve che a medio-lungo termine, tanto per
liquidità quanto per investimenti. Il massimo che il Fondo
garantisce per ogni azienda è di 2,5 milioni
di euro e può essere utilizzato anche per
più operazioni. Il limite è riferito all'importo garantito, mentre
per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto
massimo.
Può essere
garantita qualsiasi tipo di operazione, purché direttamente
finalizzata all'attività d'impresa, sia a breve sia a medio-lungo
termine, con pochissime eccezioni.
Non sono
garantibili finanziamenti all'export, fidejussioni a garanzia di
esecuzioni di lavori, pagamenti di tasse e contributi, finanziamenti
erogati da enti pubblici o comunque con provvista pubblica,
l'investimento per automezzi nel caso di imprese del settore
autotrasporto, finanziamento per l'aumento del capitale sociale
dell'impresa nel caso in cui non si tratti di Operazione sul capitale
di rischio.
Sono
invece certamente garantibili i finanziamenti a fronte di
investimenti materiali e immateriali, leasing finanziario e
immobiliare, liquidità (pagamento fornitori, spese per il personale
ecc.), anticipazione dei crediti verso la pubblica amministrazione,
consolidamento delle passività a breve, rinegoziazione dei debiti a
medio-lungo termine, operazioni sul capitale di rischio, prestiti
partecipativi, fideiussioni (solo se relative ad un obbligo di
pagamento).
A CHI
RIVOLGERSI
L'impresa
non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo; deve rivolgersi
a una banca (quella a cui chiederà il finanziamento) chiedendo di
volersi avvalere del fondo di garanzia per le pmi. Toccherà poi alla
banca occuparsi della domanda e interfacciarsi col ministero.
Dal momento
in cui la banca completa il modulo di richiesta, a norma di legge
sono previsti 2 mesi per ottenere la risposta. Per prassi,
trascorrono fra le 2 e le 3 settimane.
L'impresa
può anche rivolgersi a un Confidi che garantisce l'operazione in
prima istanza mentre richiede la controgaranzia al Fondo centrale.
Tutte
le banche sono abilitate a presentare le domande;
mentre occorre rivolgersi ad un Confidi accreditato, ecco
l'elenco.
PROCEDURA
COME ACCEDERVI
I
passi della procedura
1. L’impresa
deve andare in banca e richiedere che sul finanziamento sia acquisita
la garanzia del Fondo, (o, in alternativa l’impresa può rivolgersi
a un Confidi convenzionato che garantisce l’operazione e che potrà
a sua volta rivolgersi al Fondo di Garanzia per ottenere la
controgaranzia).
2. Ricevuta
la richiesta di finanziamento, la banca svolge la propria istruttoria
per la concessione dell’importo richiesto.
3. Acquisiti
i dati richiesti, la banca predispone la domanda di ammissione alla
garanzia, inserendo i dati degli ultimi due bilanci approvati o della
dichiarazione fiscale e una situazione contabile aggiornata.
L’impresa invece deve compilare e sottoscrivere la
Richiesta di agevolazione del soggetto beneficiario finale
che la banca tiene agli atti ed è tenuta a esibire su richiesta del
Gestore del Fondo.
4. La banca
invia la domanda al Gestore del Fondo
5. La Banca
può inoltrare la richiesta di ammissione a garanzia entro 6 mesi
dalla sua delibera o prima della delibera stessa (in quest’ultimo
caso la delibera bancaria deve essere adottata e comunicata al
Gestore entro tre mesi dalla data di delibera del Comitato di
Gestione del Fondo).
6. Alla
domanda di ammissione viene assegnato un numero di posizione, nel
rispetto dell’ordine cronologico di presentazione. Con l’invio
telematico la banca (o il Confidi) possono avere immediatamente la
comunicazione della ricezione della domanda con data, numero di
protocollo, il nominativo del responsabile del procedimento. Il
numero di posizione viene comunicato entro 15 giorni (via posta
elettronica certificata o posta elettronica) anche all’impresa
beneficiaria.
La
fase successiva all’invio della domanda
1. Il
Gestore esamina la richiesta e procede alla verifica della
sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Il
Gestore può richiedere alla banca eventuali informazioni integrative
ritenute necessarie per il completamento dell’esame. Nella maggior
parte dei casi, si tratta di integrazioni documentali utili per
supportare eventuali richieste di approfondimenti da parte del
Comitato.
2. Conclusa
l’istruttoria, il Gestore sottopone l’operazione all’approvazione
del Comitato e comunica attraverso e-mail e piattaforma on line al
soggetto richiedente (banca o confidi) e all’impresa beneficiaria
tramite posta elettronica la delibera del Comitato (concessione o
rigetto della garanzia), indicando l’importo del finanziamento
garantito, la relativa intensità agevolativa – ESL – che
l’impresa dovrà dichiarare in occasione di successive richieste di
agevolazioni pubbliche e l’eventuale commissione “una tantum”
che il soggetto richiedente (banca o confidi) dovrà versare a fronte
della concessione della garanzia del Fondo.
3. Una volta
ottenuto l’esito positivo del Comitato del Fondo centrale di
Garanzia, il finanziamento è assistito dalla garanzia pubblica.
CONCLUSIONE
Molte imprese hanno già
usufruito di questo fondo, nel 2013 sono state circa 77mila
richieste accolte e 21mila
nei soli primi tre mesi del 2014.
Il Movimento 5 Stelle non
si illude di risollevare l’economia tramite questo strumento, ma il
fondo PMI è stato considerato lo strumento più valido per aiutare
il maggior numero di imprese sane, in grado di creare sviluppo e
crescita, sfruttando al massimo i risparmi derivati dal dimezzamento
degli stipendi dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.
Se sei un imprenditore
o un artigiano ed hai esigenza di un
prestito, ti invitiamo ad informarti tramite internet (ai link qui
sotto) e presso la tua banca; se quest’ultima non ne fosse a
conoscenza, stampa le informazioni che qui hai trovato e portagliele.
Se sei un cittadino,
ti invitiamo a riconoscere lo sfrozo e l’impegno profuso in questo
progetto dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, che invece di
intascarsi in toto lo stipendio, se ne dimezzano metà, senza che ci
sia una legge che glielo impone, per aiutare le PMI.
Se sei un attivista
e questo articolo ti è piaciuto e lo ritieni valido, ti chiediamo di
stamparlo e farlo vedere a cittadini, imprenditori e banche del tuo
comune. A breve porteremo queste informazioni sia ai banchetti, sia a
banche, caff, uffici comunali ecc con volantini e materiale vario.
Proveremo anche a raccogliere qualche testimonianza di imprenditori
che hanno usufruito del fondo, ovvero incontreremo gli imprenditori
interessati e li informeremo.
Aiutiamo
le PMI a ripartire, aiutiamo i nostri figli a tenersi un lavoro,
aiutiamoci a resistere.
In alto i cuori, arzilli
come Grilli !
LINK PER APPROFONDIMENTI:
Testimonianza credito ricevuto a: (viniciopizza716@gmail.com) Whatsapp: +393509125503 Incredibile ma vero. Ho appena ricevuto il mio prestito questa mattina sul mio conto grazie al signor VINICIO PIZZA. Sono molto felice. Tu che hai bisogno di un prestito non cercare oltre. Contatta il Sig. VINICIO PIZZA. Ti riempirà di gioia. Ecco il suo indirizzo email E-mail: (viniciopizza716@gmail.com) Whatsapp: +393509125503
RispondiElimina