Gli affitti intoccabili dei palazzi del potereIl Senato cancella il recesso a tempo di record
Quindici anni fa la Camera stipulò senza gara una serie di contratti con la società Milano 90, che metteva a disposizione di Montecitorio quattro immobili
Quindi il finanziamento ai partiti NON E' solo quello ufficiale, ma deriva evidentemente da elargizioni come quelle in cui si parla in questo articolo. Altrove sarebbero probabilmente chiamate "tangenti".
***
Marcia indietro del Pd alla Camera
sugli affitti d’oro dei palazzi del potere
Il caso sollevato dal Corriere della Sera. Dietrofront anche sui trasferimenti gli enti locali “no slot machine”Tra i 250 emendamenti al decreto “salva Roma” presentati in commissione Bilancio della Camera ne figura uno, firmato per ora solo dal Pd, che annulla la norma soppressa dal Senato sui cosiddetti «affitti dei palazzi del potere». Più precisamente la proposta di modifica mira a ristabilire l’articolo 2-bis del decreto legge 15 ottobre 2013, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 dicembre 2013, n. 137, approvato da Montecitorio e poi cancellato da Palazzo Madama nei giorni scorsi. Il caso era stato sollevato da Sergio Rizzo sul «Corriere della Sera»suscitando un’ondata di indignazione. E tutto lascia pensare che la retromarcia non sia casuale.
MARCIA INDIETRO - Se l’emendamento verrà nuovamente approvato «le amministrazioni dello Stato, le Regioni e gli enti locali, nonché gli organi costituzionali nell’ambito della propria autonomia» potranno recedere entro il 31 dicembre del prossimo anno dai contratti di locazione di immobili «anche in deroga a eventuali clausole difformi previste dal contratto», così come prevedeva l’emendamento presentato dal deputato di M5S Riccardo Fraccaro approvato dalla Camera.
SLOT MACHINE - Ma non è l’unica retromarcia della giornata. Sempre nell’ambito del decreto “salva Roma”. Si prospettano modifiche anche sulla misura che taglia i trasferimenti agli enti locali ‘no slot’. La richiesta di sopprimere la norma sulle slot machine è arrivata dal Pd con un emendamento a prima firma Roberto Speranza, dopo le polemiche seguite all’approvazione del Senato e la bocciatura del segretario Matteo Renzi che l’ha definita una «porcata». La norma, messa a punto dal Nuovo centrodestra (e votata comunque anche dal Pd) prevede che il governo tagli i trasferimenti alle amministrazioni che adottano norme contro le slot machine.
Evidentemente i 5 Stelle in Parlamento qualcosa fanno, eccome! Bravi!
Nessun commento:
Posta un commento
Accettiamo commenti rispettosi della buona educazione e dell'opinione di tutti. Quelli offensivi verranno rimossi.