mercoledì 2 ottobre 2013

Rassegna stampa del 02 ottobre 2013

Dal Blog di Beppe Grillo:


Ventindue ragioni per dire NO al governo Letta



Il MoVimento 5 Stelle Senato ha depositato la mozione di sfiducia all'esecutivo. Un documento firmato da tutti i 50 portavoce al Senato.
Ventindue buone ragioni per dire NO al governo Letta:
1) non si è introdotto il reddito di cittadinanza;
2) non si sono adottate misure immediate ed efficaci per il rilancio della piccola e media impresa;
3) non si è introdotta una effettiva legislazione anti-corruzione;
4) non si è né informatizzato né semplificato lo Stato;
5) non si è abolito alcun finanziamento pubblico ai partiti politici;
6) non si è istituito alcun sistema per verificare gli arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni;
7) non si è introdotto alcun nuovo strumento di democrazia diretta, come il referendum popolare propositivo e referendum popolare abrogativo, senza quorum;
8) non si è provveduto ad alcuna riduzione delle indennità dei parlamentari, né alla riduzione dei costi della politica;
9) non si è provveduto a promuovere modifiche ai regolamenti parlamentari, volte ad introdurre l'obbligo di esame di ogni iniziativa legislativa popolare;
10) non si è provveduto alla riforma del sistema pubblico radiotelevisivo, al fine di renderlo indipendente dal sistema partitico e politico;
11) non si è seriamente supportata, da parte del Governo, alcuna riforma del sistema elettorale vigente;
12) non si è provveduto a fissare a due il numero massimo di mandati elettorali, a qualsiasi livello, che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire;
13) non si è introdotta alcuna disciplina volta a prevenire e a contrastare il conflitto di interessi;
14) non si sono ripristinati i fondi tagliati alla Sanità ed alla scuola pubblica;
15) non si è provveduto ad alcuna abolizione dei finanziamenti diretti ed indiretti ai giornali;
16) non si è provveduto a garantire ai cittadini il libero e gratuito accesso alle Rete;
17) non si è abrogata - in maniera definitiva - l'IMU sulla prima casa;
18) non si sono introdotte misure volte alla piena impignorabilità della prima casa;
19) non si è abolita Equitalia;
20) non si è provveduto a ripristinare la formulazione originaria dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (Legge 300 del 1970);
21) non si è abbandonato, in via definitiva, il programma per la produzione e l'acquisto dei cacciabombardieri F-35;
22) si è pervicacemente perseguita la riorganizzazione geografica della giustizia, determinando un'azione di desertificazione della presenza dello stato sul territorio nazionale." 
M5S Senato




O tutto o niente

"Nessuno ha detto che sarebbe stata una passeggiata, e se qualcuno pensa che abbiamo già raggiunto il traguardo, beh… si sbaglia di grosso. Siamo adesso chiamati ad affrontare un nuovo momento storico di questo paese, il governo delle false intese nato dalla premiata ditta PD/PDL si è sciolto come neve al sole. Lo avevamo previsto, gli avevamo dato qualche mese di vita e così è stato, e per fare questo è bastato che uscissero allo scoperto, che implodessero e mostrassero a tutti qual’era la loro vera natura. Adesso non ci sono spiragli o proposte per alleanze o governi transitori. Su questo siamo e saremo sempre della stessa idea: il Movimento non fa alleanze e non è la ruota di scorta di nessuno, tantomeno di chi per sette mesi è stato il principale alleato del condannato Berlusconi. 
Il MoVimento 5 Stelle è l’antidoto, noi nasciamo come rivoluzione culturale, come un neo-illuminismo, ci siamo messi in politica per spazzare via questa classe dirigente corrotta e che ha messo in ginocchio l’Italia, non vediamo quindi altra alternativa che quella del ritorno al voto per cambiare nuovamente le carte in tavola.
Qui o si governa o si va tutti a casa, non ci sono margini. Solo con un Governo a 5 Stelle potremo davvero avviare il risanamento del paese, non in altri modi.
Se qualcuno pensa di dover restare ai margini della politica, ed essere un forza marginale, che si accontenta di un piccolo spazio in parlamento, allora ha sbagliato di grosso, allora può tranquillamente passare in uno di quei partiti ruota di scorta che da anni non fa nulla per il bene della nazione. Noi non siamo entrati in politica per ottenere un risultato parziale, noi vogliamo il cambiamento culturale e sociale dell’Italia, e per fare questo dobbiamo entrare nelle stanze dei bottoni. Se qualcuno, anche all’interno del Movimento, si è adagiato sugli allori e vuole mantenere i privilegi acquisiti, può anche accomodarsi fuori dalla porta ed andare ad ingrossare le fila del gruppo misto. Noi abbiamo bisogno di persone pronte a perdere tutto, a sacrificare le proprie sicurezze in nome di un bene più grande. Tutti dobbiamo metterci in gioco, rinunciare a qualcosa, per andare dritti alla meta. Dobbiamo ritornare alle urne, e questa volta sarà quella decisiva, o la va o la spacca. Andare al voto per non ottenere la maggioranza, sarebbe un fallimento. Qualcuno, forse con scarso senso della misura, dice che non riusciremo ad ottenere gli stessi numeri delle passate elezioni. Ed io dico che ha ragione, perché noi dobbiamo puntare a raddoppiare queste cifre, e non ad avere paura di fallire. Perché se così fosse, se davvero uscissimo sconfitti dalla prossima tornata elettorale, allora vorrà dire che l’Italia non ha bisogno del Movimento, che tutto sommato al popolo sta bene di essere governato dal PD o dal PDL, ed a quel punto non ci resterebbe che accettare il volere degli Italiani e ritirarci dalla scena. Ma fino ad allora dobbiamo puntare dritti al nostro scopo. 
Non abbiamo passato anni a fare banchetti e ad essere i derisi della politica per poi conquistare una piccola percentuale di elettorato. Ricordiamoci da dove veniamo, ricordiamoci le grandi imprese, i tour in camper e le piazze stracolme. Ricordiamoci le poche regole che ci siamo dati, e che soprattutto i soldi non valgono il prezzo dell’opportunità che adesso la storia ci offre.
O tutto o niente.
Siete disposti a perdere qualche piccola certezza in cambio di un paese libero? Io si!" 
Giancarlo Cancelleri, M5S Sicilia

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