mercoledì 11 settembre 2013

Grillo: «Via i ladri dal Parlamento, si voti»

Corriere.it riporta un articolo che parla di Grillo e che merita di essere letto e ricordato qui perché riassume bene, al suo interno, cosa significa votare 5 Stelle. Eccolo qua:


Grillo torna all'attacco e chiude ancora una volta la porta a ogni possibilità di aperture con il Pd. L'invettiva arriva dopo la bagarre in aula di martedì. Durante la votazione del ddl per le riforme istituzionali i Cinque Stelle hanno protestato con le mani alzate e durante la quale Alessandro Di Battista è stato redarguito più volte dalla presidente della Camera Laura Boldrini. Scrive Grillo sul blog: «Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido "Moralisti del cazzo!". I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. È un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cazzo). Siamo fieri di essere moralisti del cazzo e soprattutto di starvi sul cazzo». Lo scrive Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog in cui chiede «il voto subito e via i delinquenti dal Parlamento».

DURO ATTACCO - «Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete - continua Grillo - per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara. Noi siamo i moralisti del cazzo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu. Noi siamo i moralisti del cazzo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum». «Noi siamo i moralisti del cazzo che hanno votato contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35 - prosegue - che hanno chiesto il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Noi siamo i moralisti del cazzo che hanno chiesto conto alla Rai del miliardo di euro dato a cinque società esterne delle quali non viene reso noto neppure il nome. Noi siamo i moralisti del cazzo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge.

L'invettiva di Grillo è continuata anche su Twitter: «Noi siamo i moralisti del cazzo e ne siamo fieri. Senza questi moralisti del cazzo, il pdmenoelle avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente. È vero, siamo moralisti del cazzo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia. »Questi sono i cittadini a Cinque Stelle/ Occhio d'aquila, gamba di cicogna/ denti di lupo, baffi di spinoso/ alla canaglia grattano la rogna. Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!».

LA CONVOCAZIONE DI BOLDRINI - E nel frattempo Alessandro Di Battista torna a ribadire le sue ragioni e posta su Facebook la foto della lettera di convocazione di Laura Boldrini. «La Presidente Boldrini ci ha convocato! Abbiamo ricevuto la convocazione in Ufficio di Presidenza per i fatti del 6,7,8 settembre (l'occupazione del tetto della Camera per difendere l'art. 138 della Costituzione). Andremo molto volentieri per ribadire la giustezza del nostro gesto e motivarne ancora una volta le ragioni (siamo contenti per questa convocazione, piu' si parla di 138 e piu' cittadini si potranno informare)», scrive il deputato del M5S.


Inutile dire che anche noi siamo orgogliosi di essere "moralisti del cazzo".



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