venerdì 27 settembre 2013

Rassegna stampa di venerdì 27 settembre 2013

Da Treviso Oggi:

Discarica Coveri: occhi puntati sulla Giunta Regionale



Un Tavolo Permanete unito per mettere definitivamente fine al progetto
CASALE SUL SILE - Nelle ultime settimane la popolazione casalese ha appreso che la commissione Valtazione di impatto ambientale ha negato la compatibilità ambientale alla discarica Coveri, per rifiuti speciali di tipo “2B” a Casale sul Sile.

Un risultato frutto della partecipazione di tutti, i cittadini, il comitato Civiltà Sostenibile, l’ente Parco del Sile, l’amministrazione provinciale e comunale, di un metodo di lavoro e di contrasto avviato immediatamente attraverso il “Tavolo permanente contro la discarica” composto da esponenti di tutte le forze politiche, rappresentate o meno in Consiglio comunale, ad eccezione del Pd che si è ufficialmente dissociato dall’iniziativa. Proprio il “Tavolo permanente” si è riunito pochi giorni fa, presso il Municipio di Casale sul Sile, per concordare il percorso di avvicinamento al voto della Giunta Regionale a cui spetta ora la responsabilità di ratificare in modo inequivocabile il diniego alla realizzazione della discarica... continua a leggere.



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Dal Corriere.it alcune riflessioni sulla incredibile situazione politica in Italia, dove si critica il Movimento 5S dicendo che i parlamentari sarebbero asserviti ai voleri di Grillo.
Nel PDL invece...

L'EDITORIALE

Il falò della servitù

Pare che circolino dei moduli prestampati per consentire ai parlamentari del Pdl di presentare le loro dimissioni senza star lì a perder tempo. Ma poiché la Costituzione dice che il parlamentare è senza vincolo di mandato, e questa assomiglia molto a una servitù di mandato, si precisa che chi vuole può anche scriversela di suo pugno la lettera, con le motivazioni che preferisce, purché la firmi. A questo il Porcellum ha ridotto il Parlamento, e non solo a destra per la verità: a un bivacco di subordinati.

Ma del resto quasi tutto è senza precedenti in questa storia delle dimissioni di massa postdatate. Al punto che il presidente della Repubblica ha sentito il dovere di alzare la voce come non aveva mai fatto prima, condannandola con parole durissime, segnalandone la «gravità e assurdità». Napolitano l'ha interpretato come un atto che porta il gioco politico già estremo di queste settimane oltre il segno, oltre un punto di non ritorno. Le dimissioni dei ministri del Pdl avrebbero sì aperto una crisi di governo; ma le dimissioni dei parlamentari aprirebbero una crisi costituzionale, mettendo in conflitto tra di loro i poteri dello Stato. Esse minacciano, cioè, un atto al limite dell'eversione (la serrata del Parlamento) per protestare contro ciò che si definisce un «atto eversivo» (un voto del Parlamento sulla decadenza)...  continua a leggere.



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